Come organizzare il trasporto di alimenti al domicilio dei clienti?
Molti laboratori alimentari, per esempio pasticcerie, gelaterie, pizzerie da asporto ed esercizi di somministrazione come ristoranti e bar vogliono poter portare le proprie pietanze al domicilio del cliente o servire aziende per i pranzi di lavoro.
Molte aziende stanno organizzandosi acquistando confezioni monouso per l’asporto ed incaricando il proprio personale o riders esterni per la consegna.
Ma quali sono i requisiti igienico sanitari da rispettare in questa fase così “delicata”?
Confezionamento degli alimenti per il servizio d’asporto
Gli alimenti devono essere posti in vaschette e contenitori monouso che vengono immediatamente chiusi e trasferiti in contenitori per il trasporto.
L’idoneità al contatto alimentare può essere dimostrata dalla dicitura “per contatto con i prodotti alimentari” oppure dal simbolo riportati sulle confezioni contenenti i materiali monouso o direttamente sui prodotti.
Trasporto di alimenti freddi
Gli alimenti che richiedono refrigerazione sono posti in casse coibentate con piastre eutettiche congelate al fine di mantenere la catena del freddo.
Il trasporto normalmente prevede una durata massima di 30 minuti in quanto i clienti sono generalmente siti in prossimità dell’esercizio.
In questo modo è possibile trasportare pasticceria fresca, pasta fresca, sushi, gastronomia fredda ecc.
Trasporto di pietanze calde
Le pietanze calde, dopo la preparazione ed il confezionamento, sono immediatamente poste in casse coibentate dedicate ai soli prodotti caldi e tempestivamente trasportate ai destinatari.
Il trasporto normalmente prevede una durata massima di 30 minuti in quanto i clienti sono generalmente siti in prossimità dell’esercizio.
In questo modo è possibile trasportare pizze, primi piatti, carni e prodotti della pesca caldi ecc.
Comunicazione relative agli allergeni negli alimenti
Comunicare gli allergeni nei prodotti consegnati a domicilio è un aspetto molto importante perché il cliente non recandosi in sede non può consultare menù e schede ingredienti esposte.
Errori nella comunicazione degli allergeni potrebbero causare danni ai cliente allergici ed intolleranti.
- In caso di vendita di alimenti preimballati, per esempio bibite, confezioni pronte ecc., gli allergeni presenti sono indicati tra gli elementi di etichettatura ai sensi del Reg.(UE) n. 1169/11.
- Per gli alimenti non preimballati invece l’operatore deve comunicare gli allergeni contenuti adottando una o più delle seguenti modalità
– pagina di social media o sito internet
– menù riportante gli allergeni nelle singole pietanze
– schede tecniche di prodotto
– apposizione di etichette sull’incarto
Trovate più informazioni sulla comunicazione degli allergeni alla pagina di approfondimento “Allergeni alimentari, elenco, normativa, sanzioni”.
Igiene degli addetti che effettuano food delivery (linea guida Assodelivery del 12/3/2020)
Anche i riders operando nel settore alimentare devono rispettare alcune norme igieniche di base
- assenza di sintomi clinici di patologie contagiose (tosse, febbre ecc.)
- gli addetti sono dotati di guanti, maschera naso buccale e forniti di disinfettante per mani
- le aree destinate al ritiro degli alimenti sono separate dalle zone di preparazione alimentare e periodicamente sanitizzate
- distanziamento di almeno 1 metro con addetti e clienti e divieto di contatto diretto
- i contenitori per il trasporto in buone condizioni di manutenzione e sanitizzati giornalmente