È stato da poco pubblicata un linea guida delle Comunità Europea molto interessante che tratta anche dell’obbligo di formazione degli addetti che lavorano nelle attività del settore alimentare, per esempio che effettuano produzione, vendita e somministrazione di alimenti.
Il titolo della linea guida è Comunicazione della Commissione relativa all’attuazione dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare (2022/C 355/01).
L’articolo 8 tratta appunto dell’obbligo della formazione, dei Corsi Haccp, in particolare sottolinea l’importanza della formazione per quegli addetti che sono tenuti ad applicare le misure previste dal Sistema di Autocontrollo (cioè dal Manuale Haccp aziendale).
Distingue anche tra formazione in materia di igiene in generale (destinata a tutti i dipendenti) e formazione specifica in materia di HACCP per i dipendenti che sorvegliano/gestiscono o verificano punti critici di controllo (CCP).
L’esempio che riporta è il seguente: “ad esempio un cameriere o una cameriera avrà bisogno di un certo livello di formazione in materia di igiene, mentre un cuoco avrà bisogno di una formazione complementare sulla preparazione degli alimenti nel rispetto delle norme di igiene”.
Sicuramente è un approccio condivisibile.
Altra indicazione condivisibile è la seguente: “la formazione in materia di GHP, di altri PRP e di sistema HACCP destinata al personale delle imprese alimentari dovrebbe essere commisurata alla natura e alle dimensioni dell’impresa e tenere conto dei rischi specifici legati alla natura dell’attività”.
A questo punto la domanda da porsi è la seguente, perché molte regioni italiane non vogliono accettare questo approccio e lasciare finalmente libere le imprese alimentari di decidere quali addetti formare, su quali temi, con che frequenza e con che modalità?
L’approccio di definire per legge criteri minimi sulla formazione è contrario allo spirito delle norme Europee, per esempio il famoso rinnovo triennale potrebbe essere insufficiente per attività ad alto rischio igienico mentre potrebbe essere anche troppo oneroso per attività a basso rischio.
Implementare nella tua impresa alimentare una procedura di formazione del personale in materia di igiene alimentare richiede una corretta valutazione del grado di rischio dell’attività svolta dalle diverse mansioni svolte dagli addetti.
In caso di dubbi sull’obbligo di formazione del personale puoi contattarci ai seguenti recapiti
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