Come etichettare correttamente gli alimenti confezionati?

Etichettare correttamente gli alimenti confezionati (la denominazione corretta ai sensi del Reg.UE 1169/11 sarebbe “alimenti preimballati” è un requisito fondamentale per le norme sanitarie e commerciali.

Per comprendere gli aspetti principali dobbiamo prima capire cosa si intende per alimento preimballato. Prendiamo per esempio un sacchetto di biscotti al cioccolato, la prima osservazione è che questi saranno posti in un sacchetto sigillato, quindi per aprirlo dovrò rompere l’imballo. Non è una differenza banale perché per i prodotti sfusi o preincartati (cioè confezionati nel luogo di vendita) non prevedono assolutamente i medesimi elementi di etichettatura.

Vediamo di seguito i principali elementi di etichettatura.

  • Denominazione di vendita, per esempio biscotti con gocce di cioccolato
  • Ingredienti in ordine ponderale decrescente ed all’interno riportare gli allergeni in grassetto o carattere maiuscolo
  • In questo caso ci deve essere indicata anche la % di cioccolato perché è un ingrediente caratterizzante evidenziato nella denominazione
  • Lotto: consiglio semplicemente di mettere la data di produzione, si deve scrivere L. seguito dalla data di produzione. Il lotto e gli altri elementi di etichettatura possono essere stampati o scritto a mano.
  • Termine minimo di conservazione cosiddetto tmc cioè l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro il” seguito dalla data. Raccomando di non fare abbreviazioni, per esempio scrivere “da cons pref” è illegale. La durata della conservabilità è decisa dall’impresa, non c’è nessuna norma che possa darvi indicazioni salvo che per pochissimi prodotti, per esempio il latte fresco e uova.
  • Modalità di conservazione, per esempio conservare in luogo fresco ed asciutto oppure da conservare a 0-4°C per i prodotti che richiedono conservazione temperatura controllata.
  • Modalità d’uso, per esempio consumare previa cottura qualora sia previsto che il prodotto debba essere cotto oppure consumato previo riscaldamento.
  • Dichiarazione nutrizionale, può essere desunta da analisi merceologiche o calcoli con tabelle merceologiche a partire dalle materie prime.
    È importante sapere che per le produzioni artigianali destinate a clienti privati non è richiesta la dichiarazione nutrizionale
  • Dati del produttore, per esempio Prodotto da Mario rossi, Via verdi 5, Brescia
  • Peso può essere indicato “Da vendersi a peso” oppure, se vendete a peso fisso “250g”

In questo articolo non affrontiamo il tema del controllo del peso fisso dei preimballi però almeno questo concetto deve essere conosciuto, le varie confezioni mediamente devono avere un peso superiore al peso nominale dichiarato.

In conclusione è evidente che fare un’etichetta corretta ai sensi del Reg.UE 1169/11 è un requisito fondamentale per evitare sanzioni o ritiri dal mercato (molto frequente per esempio in caso di errore nella comunicazione degli allergeni).

In questo articolo abbiamo visto solamente gli elementi di etichettatura principali e previsti orizzontalmente per tutti gli alimenti, ovviamente se fosse di interesse è possibile di approfondire questi temi leggendo le linee guida applicative del Reg.UE 1169/11 perché la norma sull’etichettatura dei prodotti preimballati prevede parecchie particolarità, deroghe ed obblighi aggiuntivi per determinati prodotti che devono essere conosciuti qualora si etichettino questi alimenti.

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Nicola Contessi
Medico Veterinario
Specialista in Ispezione degli Alimenti

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