È una domanda logica che molti imprenditori si fanno prima di decidere quale Corso in materia di igiene e sicurezza alimentare somministrare ai propri addetti.
Il riferimento cogente per tale corso è il Cap.XII All.II del Regolamento CE 852/2004
Per evitare spostamenti fisici ed orari fissi cui difficilmente gli addetti possono adeguarsi per via dei turni di lavoro che non possono essere lasciati sguarniti, quasi sempre i titolari delle attività alimentari, in particolare quelle di minori dimensioni come negozi e ristoranti, optano per i Corsi Haccp online.
I contenuti sono l’aspetto che più interessa agli studenti ovviamente, quindi un buon corso haccp deve trattare almeno i seguenti temi
-Igiene degli ambienti, delle strutture e controllo degli animali infestanti
-Requisiti di potabilità e gestione dei M.O.C.A.
-Igiene e formazione del personale
-Sistema Haccp e pericoli chimici, fisici e biologici negli alimenti
-Controllo dei pericoli nel settore alimentare, trattamenti termici e conservazione degli alimenti
-Allergeni, identificazione, comunicazione e prevenzione della cross contaminazione
-Shelf life ed etichettatura ai sensi del Reg.(UE) n.1169/11
-Rintracciabilità, controlli sui prodotti e ritiro/richiamo dal mercato
-Non conformità e fondamenti di legislazione alimentare
Il secondo criterio per scegliere un corso per alimentaristi online valido consiste nel verificare che il docente appartenga alle categorie ammesse per questa funzione; in sostanza le diverse norme regionali prevedono che il docente debba essere qualificato, abbia esperienza nel settore alimentare (ovviamente) ed un titolo di studio attinente, per esempio laurea in Medicina, Medicina Veterinaria, Biologia, Tecnologie Alimentari ecc.
Infine, se questo aspetto è ritenuto importante, va verificato che il corso possa essere “frequentato” 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per dare in modo a tutti gli addetti di seguirlo senza problemi.
Normalmente alla fine del corso è previsto un test, è opportuno verificare che il test sia online e non presso la sede dell’organizzatore (questo non succede quasi mai ma alcuni corsi invece lo prevedono).
Dopo aver superato il test ed effettuato il pagamento il titolare dell’impresa alimentare deve tenere copia delle attestazioni nella sede operativa dell’esercizio alimentare perché è lì che si svolgeranno le verifiche delle Autorità Sanitarie nel corso delle quali, molto probabilmente, tali attestati verranno richiesti.
Nello specifico sarà richiesto che, per ogni addetto dell’attività, sia disponibile l’attestato del Corso Haccp e che tale attestato non sia scaduto.
Cosa significa scaduto?
Che non sia stato rinnovato entro 3 anni, o 5 anni, a seconda della mansione e della regione in cui si lavora.
Per maggiori informazioni sull’obbligo di rinnovo puoi consultare la tabella seguente.
Regione |
Frequenza di rinnovo del corso haccp |
Categorie escluse dall’obbligo del corso haccp |
ABRUZZO |
3 anni |
Magazzinieri Trasportatori Tabaccai Farmacisti |
BASILICATA |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
La norma regionale non prevede esclusioni |
CALABRIA |
3 anni |
Addetti al trasporto di alimenti non deperibili e confezionati, tabaccai, farmacisti, insegnanti e personale di asili e scuole materne che non manipola alimenti |
CAMPANIA |
3 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
EMIILIA ROMAGNA |
3 anni per addetti con mansioni ad alto rischio igienico, legale rappresentante o responsabile haccp 5 anni per addetti con mansioni a basso rischio igienico |
Baristi (sola somministrazione bevande) Camerieri e Lavapiatti Addetti all’industria conserviera Addetti alla produzione delle paste alimentari secche Trasportatori/magazzinieri Addetti alla lavorazione e vendita prodotti ortofrutticoli, spezie, prodotti erboristici Addetti alla produzione e lavorazione del vino e delle bevande Addetti ai distributori automatici Tabaccai e farmacisti, promoter Personale docente nelle strutture scolastiche; Addetti alle produzioni alimentari a rischio microbiologico nullo (torrefazione caffè, tostatura frutta secca, oleifici, produzione miele, produzione caramelle e affini, lavorazione e confezionamento funghi freschi e secchi, etc.) Addetti all’imballaggio delle uova |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
3 anni |
Chi non condiziona la conformità alla legislazione alimentare dell’alimento (per es venditori, trasportatori o magazzinieri di generi preimballati non deperibili, lavapiatti) |
LAZIO |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
La norma regionale non prevede esclusioni |
LIGURIA |
5 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
LOMBARDIA |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
La norma regionale non prevede esclusioni |
MARCHE |
3 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
MOLISE |
5 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
PIEMONTE |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
La norma regionale non prevede esclusioni |
PUGLIA |
4 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
SARDEGNA |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
La norma regionale non prevede esclusioni |
SICILIA |
3 anni |
Chi non ha contatto con alimenti Alimenti che non hanno rischio microbiologico |
TOSCANA |
5 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
TRENTINO ALTO ADIGE |
La stabilisce l’impresa in funzione del tipo di attività svolta (generalmente entro 3 anni) |
Vendita, trasporto e magazzinaggio di soli alimenti non deperibili |
UMBRIA |
3 anni per addetti con mansioni ad alto rischio igienico, legale rappresentante o responsabile haccp 5 anni per addetti con mansioni a basso rischio igienico |
La norma regionale non prevede esclusioni |
VALLE D’AOSTA |
3 anni |
La norma regionale non prevede esclusioni |
VENETO |
3 anni |
Lavapiatti Venditori prodotti non deperibili Imbottigliatori (olio, vino) |